Quando nel 1976 è stato fondato il gruppo donatori di sangue AVIS a Uster, l’unico obiettivo che ci si era posto era quello di convincere sempre più connazionali a compiere il dovere civico e l’atto umanitario del dono del sangue. Nel frattempo, ci siamo accorti di fare parte della grande famiglia dell’AVIS, di avere tanti amici e fratelli sia in Svizzera che in Italia, cosa che ci ha permesso di ricevere nuovi impulsi, nuove idee e forse qualche volta di dare anche il nostro modesto contributo alla coesione del gruppo.

A Uster, una città in cui sono presenti numerosissime culture e nazionalità, la nostra associazione è diventata subito un centro di aggregazione. La nostra stessa concezione della vita, il nostro statuto, recita “senza distinzioni di razza, di religione, di nazionalità, di idee politiche” rappresentava infatti una porta aperta a tutti.

La donazione è un gesto in sé stesso abbastanza semplice, ma racchiude delle importanti qualità: non è possibile delegarlo, il donatore deve agire in prima persona, l’esprimere una certa idea o convinzione non serve, così come le parole non servono, si deve vedere il frutto, non è sufficiente vedere l’albero.

Cronistoria

L’11 giugno 1976 si è radunato un primo gruppo di 8 donatori intenzionati a formare l’AVIS. Alla prima assemblea dell’associazione, il 20 agosto, la situazione era differente, i donatori erano già diventati 30! In quell’occasione è stato formato il primo Consiglio che comprendeva Angelo Simonato, Odilio Dei Rossi, Bruno Petovello, Lory Drigatti, Jolanda Fornoni, Mariagrazia Nieder, Domenico Capelli, Giacomo Dalla Costa e Vittorino Marsetti, il quale ancora oggi fa parte del direttivo.

Nel 1979 l’AVIS di Uster partecipa per la prima volta alla Festa dei Girasoli (Sonnenblumenfest), organizzata dalla città e che successivamente sarebbe diventata la Stadtfest. Questa partecipazione ha notevolmente influito sulle attività future della sezione. Grazie infatti alla collaborazione di 80 soci, è stato ottenuto un grande successo sia finanziario che organizzativo e la sezione ha avuto la possibilità di poter contare su dei fondi (sempre utili, visto che i soci non pagano nessuna tessera). Allo stesso tempo si è potuto lavorare insieme alle associazioni svizzere, ci si è fatti conoscere reclutando numerosi nuovi soci e soprattutto le nostre attività sono state coordinate con quelle delle altre associazioni italiane di Uster.

Nel 1980 siamo stati invitati a collaborare all’inaugurazione della Werkheim, una casa per diversamente abili, che oltre ad offrire accoglienza in una struttura protetta, offre a persone con difficoltà anche la possibilità di rendersi utili e lavorare in base alle loro capacità. Da allora, ogni anno alla festa della Werkheim si possono gustare le specialità gastronomiche italiane preparate dai soci dell’AVIS.

Dal 1981 abbiamo iniziato a collaborare con l’associazione di quartiere Gschwader-Winikon per l’organizzazione della festa annuale di quartiere. Abbiamo dato un nuovo impulso alla manifestazione organizzando la grossa tenda per il ristorante e il bar, preparando e cucinando in loco pasta e pizza. Per alcuni anni la festa è durata due giorni, ciò ha reso anche possibile organizzare, per la prima volta a Uster, una funzione religiosa ecumenica. Gli anni sono passati e con loro anche molte persone se ne sono andate, ma ciò nonostante la festa è diventata una tradizione per la città di Uster e per la vita del quartiere.

Le attività della sezione ci hanno permesso di restare sempre a contatto con la popolazione, di propagandare il dono del sangue, di incontrare nuove persone e naturalmente di fare nuovi soci. Il successo finanziario ci ha invece consentito di organizzare diverse attività di propaganda a favore della donazione del sangue.

Negli anni si è anche sviluppata un’attività culturale e turistica in collaborazione con gli avisini italiani. Le visite sono cominciate con gli amici della Valle Seriana (Bergamo) nel 1985 e proseguite nel 1988, quando circa 750 torinesi sono stati ospiti di Uster. Anche le gite organizzate dalla nostra sezione in Valle Seriana, all’Arena di Verona, a Torino, ad Alba, a Strasburgo, a Monaco, al museo della Croce Rossa di Ginevra, a Interlaken, ecc. hanno avuto un grande successo. Negli ultimi anni, in collaborazione con il Centro Culturale Sandro Pertini di Dietikon, organizziamo ogni anno gite all’Arena di Verona o in altre località.

A queste attività si sono affiancate le attività culturali, offerte ai nostri soci e a tutta la cittadinanza. La Fisorchestra del maestro Ghislandi è venuta ad esibirsi a Uster nel 1988 e nel 1992. In quest’ultima rappresentazione, un coro di 70 avisini preparato per quest’unica rappresentazione da Albino Michelin, missionario a Uster, ha sicuramente contribuito al grande successo della serata. Il famoso tenore Giuseppe di Stefano è venuto nel 1990, seguito l’anno successivo da un concerto per flauto e chitarra. Oggi proponiamo ogni anno ai soci e ai cittadini di Uster le ormai classiche “Serate all’opera” portando a Uster numerosissimi e validissimi artisti italiani.

Tutta questa attività sociale e ricreativa non ci ha fatto dimenticare che lo scopo della nostra associazione è la promozione del dono del sangue. L’attività di propaganda e educazione è infatti proseguita nelle scuole, dove abbiamo presentato dei filmati, tenuto conferenze e offerto materiale promozionale a molte classi dei corsi di Lingua e Cultura italiana.

Dal 1983 al 2005 è stato il nostro periodico AVISvizzera a portare la voce dell’AVIS regionale a tutti i soci. Oggi, per restare al passo con i tempi, è stato parzialmente sostituito dal nostro sito www.avis-svizzera.ch mentre per la comunale di Uster è stato attivato il sito: https://www.avisuster.ch

Dal 1989, a causa della ristrutturazione dell’ospedale di Uster e il pensionamento della Schwester Ingrid addetta al centro trasfusionale, abbiamo cominciato ad organizzare in proprio le donazioni. È stata un’azione rischiosa che però ha dato con il tempo i suoi frutti. Molti sono stati infatti i nuovi soci che si sono avvicinati a noi. Anche le donazioni collettive si sono sviluppate positivamente. Mentre in un primo tempo venivano organizzate in collaborazione con il Laboratorio Centrale della Croce Rossa di Berna, ora invece lavoriamo esclusivamente con Blutspende Zürich. Le due donazioni annuali a Uster sono nel frattempo diventate oltre che l’occasione per un atto di fratellanza e solidarietà, anche un momento d’incontro fra i nostri soci vecchi e nuovi.

Attualmente i soci donatori sono 109 e nel 2023 hanno fatto circa 228 donazioni.

Molti soci della sezione di Uster sono negli anni ritornati in Italia e alcuni di loro hanno fondato o collaborato alla fondazione di nuove sezioni AVIS nella penisola, altri invece ci hanno lasciato per ragioni di salute o di età. Sicuramente l’appartenenza a questa grande famiglia ha lasciato a tutti un segno positivo, un ricordo di amicizia e di calore umano che non sarà mai dimenticato.

Per alcuni anni la cartella stampa dell’AVIS comunale di Uster non è stata aggiornata. Quest’anno la nostra associazione raggiunge i 48 anni di vita. Dal 1976 molte cose sono cambiate, in primo luogo i nostri soci. Originariamente erano emigrati italiani della prima generazione e molti amici svizzeri che si trovavano a loro agio nella nostra comunità. Sono arrivati i figli, i nipoti, i loro coniugi e compagni. Oltre a questi la nuova emigrazione con altre necessità e grado di istruzione. Di conseguenza, il volontariato è cambiato sia quello italiano che quello svizzero e noi ci dobbiamo adattare. Il consiglio direttivo in tutti questi anni ha cambiato spesso i suoi componenti, soprattutto per i molteplici rientri in Italia. Il più importante è stato la sostituzione del presidente con Graziella Rubli dal 2009 al 2019. Poi purtroppo, per ragioni di famiglia, Vittorino Marsetti l’ha sostituita.

Nel 2015 abbiamo cessato di partecipare alla festa della città (cliccando qui leggerete l’articolo scritto sul tema).

Nel 2017 è terminata la nostra collaborazione alla festa della Werkheim (cliccando qui leggerete l’articolo scritto sul tema).

Nel 2018 è stata la volta della Festa di quartiere Gschwader (cliccando qui leggerete l’articolo scritto sul tema).

Anche lo spettacolo “Un palco all’opera” ha avuto come ultima rappresentazione il 31 marzo 2023 (cliccando qui leggerete l’articolo scritto sul tema).

Con la pandemia è venuta a mancare la possibilità di gestire la cucina durante la donazione, la nostra soluzione è stata di offrire una pizza o un piatto di pasta al Ristorante Kastanie che si trova di fronte alla sala (in questo video si vede il vecchio sistema)  (cliccando qui leggerete l’articolo scritto sul tema).

Vedremo in futuro quali saranno i prossimi sviluppi.

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